Testo originale e traduzione in italiano.

THE GOAL *

I can’t leave my house
Or answer the phone
I’m going down again
But I’m not alone

Settling at last
Accounts of the soul
This for the trash
That paid in full

As for the fall, it
Began long ago
Can’t stop the rain
Can’t stop the snow

I sit in my chair
I look at the street
The neighbor returns
My smile of defeat

I move with the leaves
I shine with the chrome
I’m almost alive
I’m almost at home

No one to follow
And nothing to teach
Except that the goal
Falls short of the reach

LA META

Non posso uscire di casa
O rispondere al telefono
Sono di nuovo in caduta libera
Ma non sono io il solo

Sistemo alfine
I conti con l’anima
Questo nell’immondizia
Quest’altro pagato fino in fondo

Quanto alla caduta  1
E’ cominciata tempo fa
Non si può fermare la pioggia
Non si può fermare la neve

Siedo sulla mia sedia
Guardo verso la strada
Il vicino mi restituisce
Il mio sorriso di sconfitto

Mi muovo assieme alle foglie
Splendo assieme al cromo
Sono quasi vivo
Sono quasi a casa

Nessuno da imitare
E niente da insegnare
Se non che la meta
Non è alla portata  2

Testo: Leonard Cohen
Musica: Adam Cohen

Traduzione italiana del testo originale di Leonard Cohen: © Yuri Garrett/Leonardcohen.it 2019. 
Vietata ogni riproduzione a scopo commerciale. 
Per ogni altro uso, contattare l’amministratore del sito e in ogni caso citare sempre fonte (con link alla pagina di origine) e autore della traduzione.

Patrick Leonard – Piano
Javier Mas – chitarra acustica
Zac Rae – archi
Michael Chaves – Tecnico del suono

Note di traduzione.

*  Originariamente pubblicata in “The Book of Longing”, 2006. Traduzione italiana a cura di Livia Brambilla e Umberto Fiori, “Il libro del desiderio”; Mondadori 2007.
1  Qui la traduzione Mondadori disambigua “fall” come autunno. Dissento con tale interpretazione per due motivi. Il primo è che “autunno” in inglese si scriverebbe con la F maiuscola; il secondo è che a mio avviso è evidente il riferimento con il secondo distico della prima quartina – e in effetti la versione Mondadori mi pare “zoppicare” pure nella prima quartina interpretando “going down” come una discesa fisica e non come una più ampia “caduta” di tutta la persona. Resta comunque che “fall” in inglese significa entrambe le cose (caduta e autunno) e che Cohen gioca volutamente con l’immagine nei versi successivi. Dovendo disambiguare, però, preferisco il rimando alla caduta.
2  Ancora una volta la discordanza rispetto alla traduzione Mondadori è forte. Cohen afferma chiaramente che la meta non è alla portata, e non il contrario (che peraltro non avrebbe senso all’interno della poetica coheniana).