Testo originale e traduzione in italiano.
IT’S TORN
I see you in windows
That open so wide
There’s nothing beyond them
And no one inside
You kick off your sandals
And shake out your hair
The salt on your shoulders
Like sparks in the air
There’s silt on your ankles
And sand on your feet
The river too shallow
The ocean too deep
You smile at your suffering
The sweetest reprieve
Why did you leave us?
Why did you leave?
You kick off your sandals
And shake out your hair
It’s torn where you’re dancing
It’s torn everywhere
It’s torn on the right
And it’s torn on the left
It’s torn in the centre
Which few can accept
It’s torn where there’s beauty
It’s torn where there’s death
It’s torn where there’s mercy
But torn somewhat less
It’s torn in the highest
From kingdom to crown
The messages fly
But the network is down
Bruised at the shoulder
And cut at the wrist
The sea rushes home
To its thimble of mist
The opposites falter
The spirals reverse
And Eve must re-enter
The sleep of her birth
And up through the system
The worlds are withdrawn
From every dominion
The mind stood upon
And now that you told her
And now that it’s done
The name has no number
Not even the one
Come gather the pieces
All scattered and lost
The lie in what’s holy
The light in what’s not
The story’s been written
The letter’s been sealed
You gave me a lily
But now it’s a field
You kick off your sandals
And shake out your hair
It’s torn where you’re dancing
It’s torn everywhere
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È LACERO (1)
Ti vedo in finestre
A tal punto aperte
Che non c’è nulla aldilà
E nessuno al di qua
Ti scrolli via i sandali
E sciogli i capelli
Il sale sulle spalle
Come scintille nell’aria
Hai limo sulle caviglie
E sabbia sui piedi
Il fiume troppo basso
L’oceano troppo fondo
Sorridi al tuo soffrire
La tregua più dolce
Perché ci hai lasciati?
Perché te ne sei andata?
Ti scrolli via i sandali
E sciogli i capelli
È lacero dove balli
È lacero ovunque
È lacero a destra
È lacero a sinista
È lacero al centro
E pochi lo accettano
È lacero dove c’è bellezza
È lacero dove c’è morte
È lacero dove c’è pietà
Ma lacero un po’ meno
C’è lotta nell’altissimo
Di regno in corona
Volano i messaggi
Ma la rete non va
Graffiato sulle spalle
Ferito sui polsi
Il mare si affretta a tornare
Nel suo occhiello di bruma
Gli opposti vacillano
Le spirali si invertono
Ed Eva è costretta a tornare
Al sonno della nascita
E in cima al sistema
I mondi si ritirano
Da ogni dominio
Su cui incombeva la mente
E ora che a lei lo hai detto
E ora che è fatta
Il nome non ha numero
Nemmeno quell’uno
Vieni a raccogliere
I pezzi sparsi e perduti
La menzogna nel sacro
La luce nel profano
La storia è stata scritta
La lettera sigillata
Mi hai dato un giglio
Ma ora è un campo
Ti scrolli via i sandali
E sciogli i capelli
È lacero dove balli
È lacero ovunque |
Testo: Leonard Cohen
Musica: Adam Cohen e Sharon Robinson
Dustin O’Halloran: piano
Daniel Lanois: effetti di chitarra
Michael Chaves: basso, chitarra acustica, percussioni, tecnico del suono
Zac Rae: sintetizzatore, cetra da tavolo
Sharon Robinson: percussioni, voce
Jonathan Zouboulakis e Michelle Moreno: tecnici del suono (Berlino)
Traduzione italiana del testo originale di Leonard Cohen: © Yuri Garrett/Leonardcohen.it 2020.
Vietata ogni riproduzione a scopo commerciale.
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La canzone è già stata incisa da Anjani nel suo Blue Alert.
NOTE DI TRADUZIONE
(1) “Torn” in inglese vuol dire sì “strappato, lacero”, ma anche e soprattutto “combattuto, diviso”. Purtroppo il traduttore non è riuscito a trovare un termine che conservasse questa fondamentale polisemia. L’alternativo “logoro” infatti, oltre a non comunicare l’avvenuta lacerazione, suggerisce più stanchezza che non indecisione. Il lettore tenga a mente il significato alternativo ogni volta che legge “lacero”: